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Economie distrettuali e canali di distribuzione all’estero. Varietà di percorsi delle imprese pesaresi del mobile

Musso, Fabio (2000): Economie distrettuali e canali di distribuzione all’estero. Varietà di percorsi delle imprese pesaresi del mobile. Published in: (2000): pp. 1-138.

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Abstract

The research presented in this book has been made ​​in a long time-span (1985-1997) to follow the paths of small international companies within an industrial district located in the Italian province of Pesaro, which highlighted a strong presence of district-related economies. It is a development model partly differing from that of other cluster systems, which lasted over time and has gained a widespread awareness of internationalization, using to their advantage the variety of stresses, stakeholder and market spaces gradually become available . Dynamics, in terms of business, have brought to light a very versatile but sometimes static profiles and poor permeability between experiences in the domestic and overseas markets. Membership in the dual-channel district determines in fact an articulation of roles and a network of relationships that emerges from the complex combine small size of enterprise, industrial district and the internationalization process and requires an overview and coherent behavior.

Italian abstract: Il settore del mobile-arredamento è uno di quelli che maggiormente rispecchiano la connotazione distrettuale dell’industria manifatturiera italiana e la sua capacità di affermare in campo internazionale il vantaggio competitivo delle imprese che vi appartengono. Prendendo spunto dall’analisi dei processi di internazionalizzazione delle imprese minori, e in particolare di quelle inserite nei contesti distrettuali, questo lavoro suggerisce una lettura del settore con un’ottica focalizzata sui rapporti di mercato e sul modo in cui questi risentono dell’influenza delle relazioni a monte, in particolare quelle che presenti all’interno del contesto distrettuale di appartenenza. La ricerca condotta sul distretto preso come riferimento, quello pesarese, mette in luce l’esistenza di precise economie distrettuali “di canale”, date dalla maggiore capacità di risposta flessibile alle sollecitazioni esterne con accresciuta visibilità e capacità informativa, sfruttando a proprio vantaggio la varietà di sollecitazioni, di interlocutori e di spazi mercato via via disponibili. Si tratta di un modello di sviluppo che si è protratto nel tempo e ha maturato una diffusa coscienza dell’internazionalizzazione, le cui dinamiche hanno messo in luce una grande versatilità ma talvolta anche profili statici e scarsa permeabilità fra esperienze vissute nel mercato interno e nei mercati esteri. L’appartenenza al doppio sistema distretto-canale determina infatti un’articolazione di ruoli e un intreccio di relazioni che scaturisce dal complesso combinarsi di piccole dimensioni di impresa, distretto industriale e processi di internazionalizzazione e che richiede una visione di insieme e comportamenti coerenti. Collocare la piccola impresa nel distretto e nel canale aiuta a riflettere sulla sua effettiva e potenziale capacità strategica, dando valore alle dinamiche relazionali nell’intera filiera di produzione-vendita e coinvolgendo la dimensione distrettuale nel confronto competitivo.

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